Il gigante industriale British Petroleum,dopo giorni e giorni di tentativi inutili di bloccare l’«oil spill» che sta inquinando da tre settimane il Golfo del Messico, getta la spugna e chiede umilmente aiuto: «Chiunque ritiene di avere una buona idea per risolvere il problema, per favore ci scriva».
La bomba atomica per fermare la marea nera. E’ il suggerimento del quotidiano russo Komsomoloskaya Pravda,che suggerisce di usare la bomba atomica come i russi avrebbero già fato in passato. Ai tempi dell’Unione sovietica,avrebbero rimediato ad analoghi disastri con delle esplosioni atomiche controllate. Questo metodo è stato usato almeno cinque volte. La prima per spegnere i pozzi a gas di Urt Bulak, il 30 settembre 1966. La carica usata fu da 30 chilotoni, una volta e mezza quella di Hiroshima, ma fatta esplodere a 6 chilometri di profondità. Secondo l’articolo del giornale russo, un’esplosione atomica controllata avrebbe la facoltà di spingere le rocce in maniera tale da chiudere la falla. Dei cinque esperimenti realizzati in Russia, solamente uno avrebbe fallito, nel ’72 per la precisione. Tutti gli altri, invece, sarebbero andati a buon fine, anche con testate da 60 chilotoni.
CHE DIRE!?! ANNI DI STUDIO BUTTATI AL VENTO!!!